Tessere Le Identità, insieme ad altre associazioni coinvolte, chiarisce la propria posizione riguardo all'annullamento degli incontri con Mario Adinolfi e il Movimento per la Vita di Casale.
Abbiamo appreso in questi giorni, con non poco stupore e disappunto, che il Movimento per la Vita di Casale sostiene pubblicamente di aver annullato gli incontri con il giornalista e blogger Mario Adinolfi, inizialmente previsti in data martedì 28 ottobre 2014, per “il timore di possibili disordini, tafferugli e provocazioni da parte dell'arcigay che attraverso i propri blog si stava organizzando per intervenire a Casale”. Ci chiediamo di quale Arcigay parli il Movimento per la Vita di Casale, dal momento che sul territorio della provincia di Alessandria non esiste alcuna sede locale di Arcigay. L'unica associazione presente sul territorio alessandrino che si occupa della tutela e della promozione dei diritti delle persone LGBTQI (Lesbiche, Gay, Bisessuali, Transgender/Transessuali, Queer e Intersessuali) siamo noi di Tessere Le Identità, un'Associazione di Promozione Sociale legalmente riconosciuta, nata all'interno della Casa di Quartiere di Alessandria, struttura della Comunità di San Benedetto al Porto di Don Andrea Gallo. Inoltre non abbiamo alcun blog ma un sito e una pagina pubblica su Facebook, aperti e accessibili a tutti/e. Sfidiamo chiunque a cercare (e trovare) sulla nostra pagina Facebook e/o sul nostro sito anche solo la benché minima traccia di incitamento “a disordini, tafferugli e provocazioni” in occasione della giornata di martedì 28 ottobre 2014, oltre che di qualsiasi altra iniziativa. Respingiamo con forza al mittente l'accusa ingiusta, oltre che infondata, di essere “provocatori e violenti”. La violenza, sia essa verbale che fisica, non ci appartiene, i nostri valori sono quelli dell'accoglienza e del dialogo. Chi ci conosce e frequenta lo sa benissimo. Durante la giornata di lunedì 27 ottobre 2014 abbiamo saputo da alcune associazioni casalesi degli incontri organizzati dal Movimento per la Vita di Casale.
In seguito a una consultazione interna alla nostra associazione abbiamo deciso all'unanimità di non recarci né agli incontri con le scuole superiori né a quello serale aperto a tutta la cittadinanza. Una scelta presa alla luce degli eventi avvenuti il 22 settembre 2013, in occasione dell'incontro dibattito “Gender – Omofobia – Transfobia: verso l'abolizione dell'uomo?”, organizzato da Movimento per la Vita, Comunione e Liberazione e Alleanza Cattolica presso l'Auditorium San Filippo di Casale. In quella sede abbiamo visto ripetutamente negata la possibilità di dialogo, dibattito e confronto con i relatori che dal palco sostenevano sconcertanti paralleli tra omosessualità e pedofilia, teorie prive di evidenza scientifica secondo cui si può scegliere e cambiare il proprio orientamento sessuale e una fantomatica “ideologia del gender” secondo cui le persone LGBTQI porteranno alla distruzione dell'uomo e dell'eterosessualità. Di fronte a simili gravi affermazioni, che paiono rilanciare una pericolosa reinterpretazione in chiave psicopatologica dell'omosessualità, e al continuo diniego di replica, la platea, composta da esponenti di varie associazioni provenienti da tutto il territorio piemontese, ha reagito manifestando il proprio dissenso con modalità differenti, anche in base al proprio vissuto personale e associativo, pur rimanendo sempre nei limiti della disobbedienza civile e pacifica. Ancora oggi quella serata viene strumentalizzata dal Movimento per la Vita di Casale che la presenta come un esempio di violenza e di disordini. Proprio per evitare il ricrearsi di simili situazioni di tensione e conseguente strumentalizzazione, Tessere Le Identità aveva scelto di non recarsi il 28 ottobre 2014 a Casale ma di limitarsi a scrivere un comunicato stampa, insieme ad altre associazioni del territorio, con cui ribadire la propria posizione riguardo i temi trattati ed invitare gli organizzatori degli incontri previsti ad una tavola rotonda di confronto e conoscenza reciproca. Dal momento che negli incontri con le scuole pubbliche e la cittadinanza si sarebbe parlato in maniera fortemente critica e ostile di matrimoni gay, omogenitorialità, omosessualità e transessualità, ovvero delle nostre vite, relazioni affettive e famiglie, riteniamo di poter/dover esercitare un sacrosanto e innegabile diritto di replica, senza per questo negare o censurare le opinioni diverse dalla nostra. Riteniamo altresì che veicolare nelle scuole pubbliche discorsi che possono sottilmente legittimare forme di odio e discriminazione delle persone LGBTQI leda il diritto dei giovani all’educazione in un ambiente scolastico sicuro, al riparo dalla violenza, dalle angherie, dall’esclusione sociale o da altre forme di trattamenti discriminatori e degradanti. Un diritto che dovrebbe essere tutelato e garantito in primo luogo dal personale scolastico e dalle Istituzioni. In questo senso, ci stupiscono molto le affermazioni del preside Riccardo Calvo, secondo cui “le idee, anche quando sono estreme, non si censurano: si confrontano, si discutono” e che, di fronte al rischio di turbative e disordini ha sentito il dovere di tutelare gli studenti. Ma tutelarli da chi, ci chiediamo. Ribadiamo infatti che nessuno di noi ha mai voluto censurare le idee altrui o mai ha agito in questo senso, né tanto meno intendeva creare disordini ma al tempo stesso comprendiamo e sosteniamo i genitori degli studenti casalesi che hanno manifestato perplessità e preoccupazioni riguardo l'incontro di Adinolfi e il Movimento per la Vita con le scuole. Sempre con l'intento di sgomberare il campo dalla mancata corretta informazione, da incomprensioni da non noi volute e per promuovere la conoscenza reciproca, invitiamo il preside Riccardo Calvo ad un colloquio con la nostra associazione per chiarire ulteriormente la nostra posizione e fare luce sull'accaduto. Concludiamo rivolgendo un sentito invito al Movimento per la Vita di Casale: poiché sostengono di condurre una “buona battaglia per la verità sull'uomo e la famiglia”, chiediamo loro di non diffondere ricostruzioni false e tendenziose riguardo quanto accaduto in questi giorni e, in particolare, riguardo alle associazioni LGBTQI.
Tessere Le Identità
Aderiscono:
Agedo Torino
Aps me.dea Onlus
Arcigay Rainbow Valsesia e Vercelli
Arcigay Torino Ottavio Mai
Associazione Cultura Viva – Torino
Associazione L'Albero di Valentina
Associazione Voci della Memoria
Casa di Quartiere Alessandria
Comunità San Benedetto al Porto
Coompany & - Cooperativa sociale
Cooperativa Sociale Il Pane e le Rose AL
Coordinamento Torino Pride GLBT
Dazibao CircoloArci - Tortona
Ufficio Nuovi Diritti Cgil Asti