Il nuovo libro di Monica Lanfranco
“Tutto comincia con un viaggio in treno e un articolo di Internazionale: la giornalista inglese Laurie Penny, (collaboratrice del Guardian) racconta di aver provato a fare alcune domande rivolte agli uomini sulla loro sessualità, chiedendo ai suoi contatti maschili, in forma anonima, se avessero avuto voglia di rispondere. In Italia ci ha provato Monica Lanfranco, che dal suo blog sul Fatto quotidiano ha lanciato sei domande, chiedendo agli uomini di rispondere alla sua email. Le domande:
1) Che cosa è per te la sessualità?
2) Pensi che la violenza sia una componente della sessualità maschile più che di quella femminile?
3) Cosa provi quando leggi di uomini che violentano le donne?
4) Ti senti coinvolto, e come, quando si parla di calo del desiderio?
5) Essere virile: che significa?
6) La pornografia influisce, e come, sulla tua sessualità?
Per una volta, invece che parole di donne sulla sessualità e la violenza, si è chiesto agli uomini di esporsi, di mettersi in relazione, di soffermarsi a pensare su di loro, il loro corpo, il loro desiderio, i lati oscuri del loro genere.
Uomini che odiano amano le donne è il risultato del lavoro di raccolta e sistemazione delle oltre 200 risposte arrivate, ma non solo: è la testimonianza dell’esistenza di voci di uomini connotate da curiosità, voglia di capire e comunicare. L’intento del testo è di restituire questa interlocuzione, e di offrire a chi legge parole e riflessioni maschili su virilità, sesso, violenza, pornografia, desiderio.
“Obiettivo di questa raccolta è quello (anche) di suscitare emozioni, oltre che dibattito e dare voce ad un altra parte maschile, diversa rispetto a quella tragicamente presente nella cronaca nera o nella ordinaria violenta e ottusa rappresentazione televisiva dei maschi mediatici”.
(dalla Introduzione di Uomini che odiano amano le donne).
Il materiale del libro è diviso in due parti: prima le risposte più brevi, di una o due righe, poi quelle lunghe. Le risposte brevi sono state proposte, anche per scelta visiva, una dietro l’altra,
a formare quasi una sorta di poesia/mantra, ispirandosi alla scelta fatta da Eve Ensler nel suo I monologhi della vagina.
A corredo del libro tre interventi di attivisti delle reti di uomini italiani: Francesco Pivetta, insegnante e terapeuta; Mario Fatibene del Cerchio degli uomini e Beppe Pavan, di Uomini in cammino. Nell’ultima sezione indicazioni biblio/film/web per orientarsi in Italia e nel mondo su questi temi.”
[ Tratto da http://www.mareaonline.it/?page_id=619 ]